Geomorfologia
Angera, cittadina che conta circa 5300 abitanti, posta nella
fascia ad ovest della provincia di Varese, sulla sponda lombarda del lago Maggiore,
ha una superficie di Kmq 17.58. Il territorio angerese, con la provincia di
Varese, ha avuto una evoluzione strettamente collegata a quella delle Alpi e
della Pianura Padana. Si tratta di una vecchia pianura morfologicamente molto
alterata dagli ultimi ghiacciai che vi hanno scavato le depressioni dei laghi,
accompagnati da torbiere, attraversate da alcuni corsi d'acqua. Le escavazioni
glaciali hanno deposto numerose cerchie moreniche ad anfiteatro che degradano
verso i laghi, interrotte da ripiani torbosi e da alcune vallette nelle quali
sono presenti rari dossi di compatte rocce. Nel periodo Precarbonifero, quando
la zona era coperta dal mare, si formarono le rocce che, nel Terziario, emergeranno
dall'acqua. Dopo il ritiro definitivo del mare dalla regione, per un sollevamento
montano, si ha il colmamento della conca: è in questo momento che si
determina la configurazione della zona di pianura. L'aspetto attuale dell'area
angerese è morfologicamente caratterizzato da una parte collinare e una
pianeggiante. La zona collinare, culminante con la cima di S.Quirico (m.410)
è costituita da porfidi quarziferi, generalmente rossi, formatisi 250
milioni di anni fa. La zona pianeggiante, lungo la fascia costiera e ad est
dell'abitato è frutto di recenti depositi alluvionali.
Idrografia
L'idrografia, piuttosto modesta, presenta alcune rogge e canalizzazioni artificiali
regolate dall'intervento umano. La roggia della Vepra entra nel territorio del
Comune di Taino dove il suo corso si divide: una roggia raggiunge il lago a nord,
l'altra con le sue diramazioni attraversa la zona umida della Bruschera per sfociare
nel lago e nell'insenatura retrostante l'Isolino Partegora. Sempre in località
Bruschera, scorre la roggia dei Sacri Cuori e sul confine fra Angera e Lisanza,
troviamo la roggia delle Bruschere. All'interno dell'abitato, scorre il rio detto
delle Vigne Secche e più ad est il torrente Roggione. A ponente, nelle
omonime località troviamo la roggia delle Vigane e del Fornetto. Nella
frazione di Capronno si segnala la Lenza.
Clima
Angera gode di un clima particolarmente temperato grazie alla sua favorevole esposizione
al sole. Il territorio comunale è infatti posto su un promontorio inoltrato
nel lago e l'abitato è riparato a nord dal S.Quirico. Le temperature sono
registrabili intorno ad un minimo di 7/8 gradi sotto zero nella stagione invernale
e ad un massimo di 35 durante l'estate.
Aspetti naturalistici
La zona umida del canneto e i boschi della Bruschera
Una delle zone più interessanti dal punto di vista naturalistico è
rappresentata dalla fascia costiera retrostante l'Isolino Partegora, comprendente
la Punta detta "Motto della Forca" e la "Punta della Conca":
costituisce la zona umida più ampia e significativa di tutto il lago Maggiore.
Stupende fioriture di ninfee bianche sono riscontrabili soprattutto nelle insenature
dove l'acqua è ferma e testimoniano come questo ambiente possa offrire
spettacoli di una bellezza indiscutibile. Il bosco che si incontra verso l'interno
è composto da ontani, specie tipica dei suoli alluvionali umidi. La flora,
che più frequentemente si incontra, è composta dalla viola palustre,
dall'anemone nemosa, dal non-ti-scordar-di-me, dalle campanelle e dai narcisi.
L'interesse della zona è sottolineato anche dalla nidificazione di numerose
specie di uccelli, in particolare migratori acquatici.
La collina di S.Quirico
A nord dell'abitato, al confine con il comune di Ranco, si alza la cima di S.Quirico
che rappresenta il punto più alto di Angera. Costituito da una magnifica
area verde quasi completamente a bosco misto, è meta di escursioni, raggiungibile
salendo dalla vecchia via per Ranco. Nella parte più alta del colle il
sottobosco è ricco di mirtilli. Il S.Quirico è zona frequentata
dagli amatori di funghi i quali ne possono raccogliere parecchie specie in primavera
e in autunno.
Gli insediamenti rurali
Significativa per Angera è la distribuzione degli antichi insediamenti
rurali posti sui pendii collinari sistemati a terrazze e ricchi di vigneti. Tali
insediamenti, le cascine, sono fedeli testimoni del passato di Angera. I vigneti
sono diminuiti, l'attività primaria degli abitanti non è più
agricola, ma questi luoghi hanno conservato alcune delle fondamentali caratteristiche
originali. La presenza di alcune cascine sparse, che già nel '700 si individuavano
quali insediamenti rurali, conservano la memoria storica dell'antico borgo di
Angera.
ECONOMIA - Le risorse agricole Allevamento e pesca Le
industrie Il settore terziario
Le risorse agricole
L'agricoltura, un tempo tra le attività economiche prevalenti
nel territorio angerese, è oggi sensibilmente limitata a non più
di 200 addetti sul totale della popolazione attiva. Le colture principali sono
quelle del mais e dei prati da foraggio che si praticano nelle ampie distese
di campi a nord-est dell'abitato. Nei rilievi terrazzati della Valle Castellana,
persiste la coltura della vite, che produce vini apprezzati. Di importante produzione
nei secoli passati, oggi la coltivazione della vite, seppur in minore diffusione,
è ancora tra le risorse agricole più caratteristiche di Angera,
ed ogni anno si svolge in settembre a rinnovarne il ricordo , la "Festa
dell'Uva".
Allevamento e pesca
La tendenza al ridimensionamento delle colture cerealicole a vantaggio di quelle
foraggere, ha contribuito a tener viva la tradizione dell'allevamento bovino per
la produzione di carne e latte. Indice della immutata tradizione locale per la
zootecnica è la consueta esposizione del bestiame che si tiene ogni anno
a fine aprile. La pesca è un'altra attività economica che da sempre
viene praticata ad Angera: anche se non ha più quella rilevanza d'un tempo,
continua l'immissione di avannotti per garantire l'incremento del patrimonio ittico,
depauperato nelle specie più pregiate per la presenza nel lago di agenti
inquinanti.
Le industrie
Con la fine del secolo scorso diverse attività industriali vennero introdotte
anche ad Angera, per iniziativa di alcuni imprenditori locali. Certamente l'industria
più consolidata nel tempo è la "Distillerie Rossi d'Angera".
Fu fondata nel 1847 da Bernardo Rossi per la produzione di acquavite di vinacce.
Alla primaria azienda, di carattere artigianale, all'inizio del secolo Arturo
Rossi diede alla distilleria una impronta industriale, affiancando alla grappa
la produzione di liquori, vermouth e sciroppi. Rimane tuttavia ancora di gran
prestigio la famosa "grappa di Angera" nelle sue diverse varietà.
Un'altra tipica industria angerese è la "Società Generale per
l'Industria della Magnesia", fondata nel 1909 dall'ing.Emilio Rodolfo. La
produzione è indirizzata ai prodotti a base di magnesio, ai carbonati di
calcio precipitati e a quelli naturali trattati. Di tradizioni consolidate è
anche l'industria della maglieria: i primi telai a mano furono introdotti all'inizio
del secolo. Da questa iniziativa sorse nel 1920 la SAMA, Società Anonima
Maglificio Angerese, che diede una notevole rinomanza all'industria della maglieria
in città.
Il settore terziario
Nell'ambito del commercio e dei servizi, Angera si colloca nella media di un centro
abitato delle sue dimensioni. Ai negozi di diversi generi che si snodano lungo
l'arteria principale del centro fa da colorito contrappunto al giovedì
il mercato settimanale. A soddisfare le esigenze del turismo sono i diversi esercizi
pubblici, principalmente dislocati sul lungolago e con maggior affluenza nelle
giornate festive e durante i mesi estivi. L'attività creditizia si stabilì
in Angera fin dal 1864 con l'apertura di un ufficio di rappresentanza della Cassa
di Risparmio delle Provincie Lombarde. L'altro istituto di credito presente ad
Angera è la Banca Popolare di Luino e di Varese, aperta negli anni venti
ed ora con sede nel moderno edificio.