PRO LOCO ZIBIDO SAN GIACOMO |
CENNI STORICI
Zibido San Giacomo, che attualmente ricopre
un'area di 24,6 Kmquadrati, nasce dall'espansione di nuclei abitativi che, fin dalle più
remote epoche, sono andati creandosi attorno a Pievi e Cascine fortificate.
Esempi, tuttora abitati ed attivi di questi primi insediamenti, sono sparsi ovunque nelle
sei frazioni che concorrono, oggi, a formare questo Comune dall'insolita geografia.
Nella Frazione di San Giacomo si trovano quelle che,
sicuramente, sono tra le più antiche testimonianze:
· la Cascina Femegro del XIII° secolo. Un complesso a doppia corte quadrata, all'interno del quale si trovano due cappelle (private) dedicate rispettivamente a S. Anna ed a S. Martino. · la Cascina Ca' Grande del XIV° secolo restaurata alla fine degli anni 80 sotto la direzione della Soprintendenza alle belle arti (foto a lato). |
· ancora più antica, esisteva già nel XII° secolo, la Chiesa di San Giacomo, rimaneggiata nel 1400, all'interno della quale è visibile un affresco attribuibile alla scuola di Bernardino Luini e, davanti alla chiesa, la testimonianza più antica dell'esistenza di una prima comunità e, precisamente un sarcofago in pietra, che gli esperti fanno risalire al nono secolo e nel quale, la leggenda popolare vuole, abbiano trovato riposo definitivo le spoglie di S. Giacomo che S. Eustorgio stava portando da Costantinopoli a Milano nell'anno 512.
Zibido, il cui nome
richiama alla mente l'origine barbarica del luogo, dai componenti della tribù dei
Longobardi chiamati "Gepidi", vanta la quattrocentesca Chiesa
della Beata Vergine Assunta che sorge, probabilmente, su resti risalenti al IV
secolo. Nella frazione di Moirago le testimonianze storiche più antiche sono rappresentate dalla Cascina Villa, del XV° secolo, dalla Cascina Salterio, imponente costruzione risalente al XIV° secolo, che venne edificata secondo la tipologia classica delle cascine lombarde, e dalla cinquecentesca Cascina S. Marta (foto a lato). |
Pure della seconda metà del XVI° secolo, e
precisamente, del 1553 è la Chiesa della Natività di Maria Vergine
a Badile all'interno della quale è possibile ammirare uno
splendido altare e una "Sacra Famiglia"
cinquecentesca (olio su tela) riconducibile a Botticelli.
San Pietro Cusico, che deve il proprio nome al romano
"Cusicus" di cui parlano gli antichi documenti e, al quale si deve la bonifica
della zona, contribuisce al patrimonio storico artistico e culturale del Comune con un ciclo di affreschi, all'interno della Chiesa, di epoca compresa tra
il 500 e il 700, quadri del 700 e un altare
in legno. Sempre a San Pietro si trova la Cascina Torre
risalente alla fine del XVII° secolo inizio XVIII° con annessa la piccola Chiesa dedicata a San Carlo.
Accanto alla storia scritta dal patrimonio artistico vale la pena di citare, come fonti
bibliografiche, le raccolte di atti pubblici nei quali, ora uno ora l'altro, ricorrono i
nomi dei vari nuclei o villaggi che, successivamente, avrebbero dato origine a Zibido San
Giacomo.
Si parla di Zibido in una controversia, risalente al 13 aprile 1176, nella quale certo
Engezo de Zibidi fu chiamato come teste; mentre è del 17 gennaio 1150 un dibattimento che
vedeva parte in causa Pietro Favaro di "Badelli" (antico nome di Badile).
Il 22 maggio 1167, in occasione del patto sottoscritto con i lodigiani dalle città di
Cremona, Milano, Brescia e Bergamo, figura, fra i firmatari, anche "Maldottus de
Cuxico".
Il documento più antico riguarda Moirago che viene citato fin dal 1053.
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