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7° Pellegrinaggio a Montevergine
attraverso il "Parco del Partenio"

 

PROGRAMMA - PERCORSO

Sabato 28 aprile 2001

- Ore 4,30 : Partenza dalla Polis - Piana di M.te "Orni" (mt. 700) - Piana di M.te "Veccio" (mt. 777) - Piana del "Pozzo" (mt. 787) - Piana del "Fieno" (mt. 850) - Piana di "Rapilio" (mt. 1.230) - Crinale di M.te "Avella" (mt. 1.600), cima più alta del Partenio) - Campo "Maggiore" (Chiana d'o' fauz' cumpar' , mt. 1.331) - "Montevergine" , mt. 1.263

- Visita al Santuario e ringraziamento alla Madonna.

Domenica 29 aprile 2001

- Saluto alla Madonna - rientro a S. Felice per il percorso inverso.

 


Informazioni
  • L'anticipo per il pernottamento, da versarsi all'atto dell'iscrizione, ammonta a L. 20.000 (il conguaglio sarà versato la sera del giorno 28).
  • Si raccomanda di portare al seguito: zaino, viveri per il viaggio, mantellina antipioggia, berretto, scarponcini da trekking, giacca a vento, maglione.
  • L'organizzazione curerà il trasporto delle borse personali per il pernottamento, che dovranno essere portate nella sede della POLIS la sera precedente la partenza o, al più tardi, la mattina dopo entro le 4,30.
  • Vista la particolare lunghezza e durezza del percorso (Km. 72 tra andata e ritorno), se ne sconsiglia la partecipazione agli inesperti di escursioni.
    L'associazione Polis comunque, si ritiene sollevata da qualsiasi responsabilità in caso di incidenti ai partecipanti.
  • Le iscrizioni ed il contestuale versamento dell'anticipo per il pernottamento verranno accolte nella sede della Polis, tutti i giorni dalle ore 19.00 alle ore 20.30, fino al 15 aprile 2001, salvo sopraggiunto numero massimo di iscritti.
  • Eventuali disdette verranno accettate entro il termine massimo del 15 aprile 2001. In caso contrario, per ragioni di prenotazione, le somme versate non verranno restituite.
  • Per qualsiasi altra informazione telefonare al numero: 0823 / 753100

Informazioni per i ciclisti

LA PARTENZA DEL GRUPPO DEI CICLISTI
E' PREVISTA PER LE ORE 13.00 DEI SABATO 28 APRILE 2001
DALLA PIAZZA GIOVANNI XXIII.

LE MODALITA' DI PRENOTAZIONE
SONO LE STESSE VALIDE ANCHE PER I PELLEGRINI A PIEDI.


Il Santuario di Montevergine

"...sostavamo già in alto al subito e magnifico spettacolo di tutta l'ombrosa vallata del Sabato, estatici veramente dinanzi alla mole superba del Monte Terminio, - il Montagnone -, come è detto per antonomasia dagli abitanti della provincia: e guardavamo senz'altro, lontan lontano dietro alle origini di quella, i dossi azzurrognoli del Polveracchio e del Cervalto, e sorridevaci lì fuori a manca, affatto isolato, il bel Partenio dal color ruggine, al cui somma, incastonato e perduto come un nido di aquila, riluceva candido il noto Santuario di Montevergine..."
Giustino Fortunato

Non lontano da Avellino, sul massiccio del Partenio, che domina la città, quasi a protezione della stessa, si erge lo storico Santuario di Montevergine, meta di numerosi turisti provenienti dalle varie regioni d'Italia. Il monastero, posto a 1270 m. slm, caro a "Mamma Schiavona", si può raggiungere percorrendo da Mercogliano la caratteristica strada dai mille tornanti oppure facendosi trasportare, in soli 7 minuti, dalla suggestiva funicolare, che s'inerpica lungo un pendio mozzafiato. I tradizionalisti, invece, salgono a piedi per l'antico sentiero per ringraziare o invocare la Madonna dalla pelle scura.

Santuario, monastero, biblioteca, museo e foresteria; l'abbazia si presenta agli occhi del visitatore particolarmente completa.

Il monastero fu fondato dall'eremita San Guglielmo da Vercelli intorno all'anno 1119.

San Guglielmo impose alla sua congregazione un'impronta rigorosamente eremitica e di povertà.

Secondo alcuni testi, le prime costruzioni furono realizzate, per quanto riguarda l'architettura, la scultura e la pittura, da un artista ligure, Gualtiero. Per il monastero e la foresteria mirò ad un'architettura sobria e pesante poggiante su robusti pilastri e con volte a crociera.
Nella chiesa utilizzò, invece, la volta a botte. Internamente, la basilica presenta un soffitto a cassettoni, con doratura in oro zecchino, il pavimento è in granito semilucido. In fondo alla navata centrale vi è il presbiterio, su di eso in alto vi sono due matronei. Addossato alla parete di fondo, s'innalza il nuovo monumentale trono dove è stata posta l'immagine della Madonna. Bellissima pittura della fine del sec. XIII. Si discute ancora sull'autore dell'opera, Montano d'Arezzo e Pietro Cavallini. Il trono si compone di marmi pregiati, antichi e moderni, di statue e bassorilievi in bronzo, su sfondo di mosaico monocromo. In fondo alle navate laterali della nuova chiesa si accede all'Antica Basilica. si è conservata intatta, con la sola perdita della navata sinistra. La navata centrale è lunga e alta, anche se non troppo larga. In fondo vi è il presbiterio e su di esso vi è l'altare maggiore che è di materiali molto preziosi.

A sinistra dell'altare troviamo la Cappella della Schiodazione. In essa fu sepolto nel 1287, il maresciallo del regno di Sicilia Giovanni della Lagonessa. sul lato destro, vi sono i resti del monumento funerario di Caterina, figlia del maresciallo.

La cappella del santissimo chiude la navata di destra. In questa cappella sono da notare il baldacchino, il tabernacolo e il mausoleo quattrocentesco di Caterina Filangieri, contessa di Avellino. A destra prima di uscire dalla chiesa, accanto alla sala degli ex voto, possiamo notare il corpo del "Beato Giulio", monaco di Montevergine, morto nel 1601. Il corpo fu chiuso in un'urna di bronzo, e si conserva da più di tre secoli e mezzo. Anche se non gli è stato riconosciuto nessun culto pubblico, i pellegrini continuano a venerarlo ed a fargli offerte.

Da visitare sono, inoltre, la sala degli ex voto, che è degna di interesse e di ammirazione e il museo dove si può ammirare il sarcofago di Beteraldo di Lautrec, il crocifisso ligneo, la sedia abbaziale, un arazzo di manifattura, la madonna di San Guglielmo e tante altre sculture e pitture degne di essere ammirate.

Infine il pellegrino non può non osservare con meraviglia, le otto sale dedicate alla mostra del "Presepe nel Mondo".