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Monumenti
San Felice a Cancello
 
Il Comune di San Felice a Cancello (provincia di Caserta) sorge lungo un'antica valle detta "Suessola". Si estende su una superficie di 26,78 Km quadrati e conta circa 18.000 abitanti. Confina con i Comuni di Acerra, Nola, Roccainola, Arienzo, S. Maria a Vico e Maddaloni. L'economia si basa principalmente sul settore terziario ed agricolo. Come tutti i comuni limitrofi, purtroppo, è assillato dalla piaga della disoccupazione, soprattutto giovanile.
La Valle di Suessola, fu abitata fin dal 1000 a.C. dagli Osci e, dopo le guerre sannitiche, fu dominata dai Romani. I Saraceni rasero al suolo la fiorente "Suessola" nell'880 d. C. La distruzione costrinse la residua popolazione a rifugiarsi sulle sommità dei monti circostanti. Infatti, lo storico Erchemperto situa sui monti S. Angelo e Castello i primi insediamenti fortificati eretti dagli scampati di Suessola. Dal IX secolo a tutto il XII secolo la vita della prima comunità Sanfeliciana si svolge attorno alla città fortificata di Argentium detta anche Terra Murata ed al Santuario di S. Michele Arcangelo a Palombara. A tale periodo risalgono le "Corti", di cui la Corte Maggiore di Casazenca. Antico possedimento di Arienzo, Corte Maggiore, insieme ad altre quattro, è una viva testimonianza di quelle che erano unità economico-fondiarie, dove risiedevano proprietari e lavoratori con tutte le strutture di servizi necessari all'attività agricola e pastorale, le cui origini sono antecedenti al sistema feudale. Si formarono, quindi, degli agglomerati che presero il nome di "Casali", che abitarono per ben sei secoli, dal 1200 fino alla fine del 1700, intorno all'Università (comunità civile) di Arienzo. Nel 1791 i sei casali (S. Felice, Caianiello, Cave, Casazenca, Talanico e Trotti) si separarono dall'Università di Arienzo e presero il nome di S. Felice con Regio Decreto del 14 febbraio 1824. Poiché al nuovo comune si aggiunse il Castello di Cancello, ben presto si chiamò "San Felice a Cancello", anche per distinguerlo da altri omonimi comuni d'Italia. Nel 1928, sotto il regime fascista, San Felice a Cancello fu aggregato di nuovo al Comune di Arienzo, con la denominazione di "Arienzo San Felice". Solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel gennaio del 1947, riacquistò il suo nome attuale.
Il passato ha lasciato le sue tracce, con delle testimonianze tangibili, rappresentate da molteplici monumenti presenti su tutto il territorio. I resti storici sono principalmente costituiti da chiese, tra cui quelle di S. Felice Martire, S. Leonardo, Sant'Agnese e S. Giovanni, oltre al castello longobardo di Cancello e l'antichissimo Santuario di San Michele.